venerdì 16 settembre 2011

Da oggi a martedì è di scena Chocobarocco degustazioni, giochi e percorsi sensoriali Modica festeggia il suo cioccolato nettare degli aztechi


Fino agli anni Novanta, il cioccolato di Modica, a dispetto della sua lunga e profumata storia, era una chicca per intenditori. I produt­tori si contavano sulle dita di una mano ed erano piccoli artigiani che portavano avanti, con immaginabile difficoltà, una tradizio­ne familiare. Poi venne la "scoperta" del Barocco siciliano, un te­soro di cui Modica è assai ricca, e con essa quella del cioccolato. Gli artigiani diventarono imprenditori e oggi le cioccolaterie modi­cane sono una quarantina, con una produzione di alto livello qua­litativo, che è una delle voci più importanti dell'economia locale.

Il cioccolato modicano, del resto, è molto diverso dagli altri: si dice che la ricetta, senza burro di cacao, sia proprio quella originale de­gli aztechi giunta in Sicilia grazie ai dominatori spagnoli. Ormai lo si trova con discreta facilità anche sugli scaffali della grande distri­buzione, ma gustare il cioccola­to a Modica è tutt'altra cosa. Ec­co allora che conviene senz'al­tro approfittare della ghiotta (è proprio il caso di dirlo) opportu­nità offerta da Chocobarocco, uno degli eventi più attesi per la cittadina del Ragusano, che si svolge da oggi a martedì. Il Co­mune e l'associazione dei pro­duttori di cioccolato hanno messo a punto un fitto "choco­programma" che mette insieme le degustazioni con l'arte, la cul­tura, l'intrattenimento.

Gli stand dei produttori sa­ranno allineati in corso Umber­to, l'arteria principale di Modi­ca, tutti i giorni dalle 9 alle 23, e qui si potrà gustare e acquistare il cioccolato nelle sue diverse profumazioni, da quello al natu­rale alle più sfiziose barrette aro­matizzate con cannella, vaniglia e peperoncino.

Una bottega del cioccolataio, con tutti gli arnesi della tradizio­ne, illustrerà le tecniche di pro­duzione (via Grimaldi, tutti i giorni ore 10-24) mentre una Chocofarm allestita presso Pa­lazzo Failla proporrà golosi massaggi con creme al cioccola­to. Ancora, tutti i giorni si potrà sperimentare il percorso senso­riale al cioccolato (alle 16 presso il Palazzo della Cultura), assiste­re alle proiezioni del Cinema in 5D allestito in corso Umberto (ore 17) e alle spettacolari ani­mazioni realizzate da Visual Lab che raccontano un viaggio im­maginario e suggestivo alla sco­perta di Modica, del barocco e del cioccolato (dalle 18, ogni ora fino alle 24).

Non manca una parte "dotta” della manifestazione, con i convegni, le presentazioni di libri, gli incontri, le visite guidate al centro storico e le belle mostre fra cui spicca " 1960, il mondo ai tempi della Dolce Vita" che sarà introdotta dal critico cinematografico Tatti Sanguineti (Palazzo della Cultura). A completare il tutto l'intrattenimento serale per i ragazzi, le passeggiate in trenino e il parco giochi per i più piccini, nonché la possibilità visitare la "casa delle farfalle” sorta di grande serra in cui si osservano da vicino coloratissimi esemplari esotici (nell'atrio comunale di Palazzo San Domenico, fino al 7 Novembre, ore 9-21).

Da La Repubblica a cura di Maria Cristina Castellucci

giovedì 15 settembre 2011

Centro Studi Contea, Paolo Failla presidente


Paolo Failla (nella foto) è stato riconfermato alla presidenza del Centro studi sulla Contea di Modica. Il mandato alla guida dell’associazione è di tre anni insieme a tutto il consiglio direttivo che è stato rinnovato in occasione delle elezioni tenutesi in un locale di Maganuco. Gina Ottaviano è la vicepresidente, Salvatore Civello il segretario, Paolo Ferro, tesoriere, Gino Civello, Raffaella Civello ed Eugenia Calvaruso componenti il direttivo. Nell’occasione sono stati ammessi altri due soci al Centro studi, si tratta di Enzo Galazzo ed Eugenia Calvaruso.

Paolo Failla ha riconfermato il suo impegno perché il Centro Studi svolga un ruolo nella vita culturale della città. Sotto la presidenza di Paolo Failla sono state infatti intraprese numerose iniziative quali la estemporanea di scultura che nello scorso luglio ha portato in città cinque tra i migliori scultori italiani che hanno donato le loro opere realizzate all’interno di palazzo S. Domenico; quest’anno il Centro studi ha invece promosso la estemporanea di pittura grazie ad un rapporto di collaborazione con il Museo di pittura moderna permanente di Milano.

Il Centro studi nel corso degli anni si è anche segnalato per la salvaguardia di beni artistici e l’acquisizione di alcuni chiese. Il Centro studi ha infatti acquisito all’inizio della sua attività la chiesetta di S. Niccolò e lo scorso anno ha proseguito con la chiesetta di S. Venera. Sotto la presidenza di Paolo Failla è stato anche realizzato un plastico del centro storico della città che è stato esposto a palazzo Grimaldi.